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Questo è fascismo
di Giuseppe Poliani


Le cose bisogna definirle con il nome giusto e visto che disponiamo di una ricca lingua italiana di ceppo latino, senza ricorrere né ad inglesismi né al latino stesso, possiamo rendere ugualmente l'idea in modo da capirci tutti.
 
Questo è fascismo.
 
Il possibile golpe elettorale che si sta delineando in questi giorni grazie soprattutto a quel centro moderato teocons che abbaia ma non morde, che predica ma non testimonia, come evidenziato da Pioltelli su Piazza d'Uomo è pari solo a quello del 1924, con la variante che oggi ci sono i manganelli mediatici ed i ricatti parlamentari al posto dell'olio e dei bastoni di legno.
E' disgustoso però che anche in questi frangenti ci sia qualcuno che non capendo la gravità della situazione e usando dati storici in modo strumentale e decontestualizzato, a livello locale approfitti per denigrare la nostra giunta comunale; vorrei ricordare che il nostro sindaco Faglia ha utilizzato il sistema elettorale a disposizione senza cambiarlo sei mesi prima delle elezioni per poter vincere (semmai c'è stato qualche viscido che ha cambiato idea fra il primo ed il secondo turno elettorale).
 
Tutta la mia solidarietà ai parlamentari del centrosinistra sul rifiuto assoluto a qualsiasi dialogo e trattativa: ora è troppo e si è superata la misura; la democrazia è in pericolo.  Non possiamo cedere su nulla.
Li invito a contrastare nei limiti del possibile qualsiasi altra iniziativa politica o sociale del centrodestra anche a livello locale, provinciale, regionale.
 
Penso di interpretare i sentimenti di molti e faccio un ardente appello a tutti i sinceri democratici della città, anche quelli che usano più tempo a criticare un centrosinistra monzese che a fronteggiare questa continua barbarie politica del centrodestra che da quattro anni monta ogni giorno a livello nazionale: mobilitiamoci, sindacati, lavoratori, movimenti, associazioni culturali e politiche, partiti, cittadini, e manifestiamo il nostro sdegno.
Riprendendo l'appello di Pioltelli auspico che alle prossime elezioni politiche ci sia un'unità elettorale senza precedenti in modo da poter fronteggiare qualsiasi impostura elettorale da parte del centrodestra. 
Dobbiamo impedire questa manovra opaca di chi non vuol cedere il potere, stile che non ci appartiene e che non appartiene alla tradizione democratica dell'Italia.
Difendiamo la democrazia e sopratutto la dignità della nazione, del parlamento, dell'elettorato.
A milioni nelle piazze d'Italia !

Giuseppe Poliani


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  14 settembre 2005